lunedì 24 gennaio 2011

la carne è debole

le leggi son fatte per essere trasgredite ma io sono onesto e non lo faccio;
le promesse si formulano per essere rotte ma io sono fedele e non lo faccio;
i programmi son fatti per essere disattesi ed io lo faccio in maniera più che puntuale!

E’ così che disattendo il proposito di correre 2 volte a settimana e di potenziarmi altrettante sere in palestra.

Non ci posso far nulla:
MI PIACE TROPPO CORRERE
(e la palestra è troppo una palla)

martedì 11 gennaio 2011

ma che schifo !

Nel mio vagabondare in assoluta libertà ho condiviso il territorio con quasi tutti gli animali presenti su Alpi, Prealpi, e giù fino alle pianure e campagne veronesi.
Ho camminato, mangiato e dormito un po’ dappertutto. Zaino, sacco a pelo e tenda per soddisfare una passione che mi accompagna da sempre.
In tutte queste mie esperienze ho visto animali di ogni marca e modello e non ricordo di aver mai provato antipatia o repulsione. Ho in mente, piuttosto, grandi emozioni, come per l’aquila reale, per il gallo cedrone, l’ermellino, gli stambecchi ... Fastidio, forse, quello sì, lo ammetto, specialmente verso alcuni insetti particolarmente rompiballe.
Ma da quando, in questi ultimi anni, correndo, mi ritrovo tra piedi le nutrie… quelle mega pantegane schifose che non fanno altro che danni… ma, dico io, le avete mai viste?
Ma avete presente che schifo di bestie inutili, infestanti e riluttanti?

Non le sopporto, perdonatemi, è più forte di me, non le sopporto proprio!

venerdì 7 gennaio 2011

un fastidioso cerchio alla testa

Giovedì 6 gennaio 2010
Mi alzo con un fastidioso cerchio alla testa. Non mi preoccupa in quanto ne conosco la goliardica (!!!) causa, però m’indispone.
Dopo i rituali e scontati auguri alle 4 donne di casa decido di schiarirmi le idee uscendo a correre un po’.
Nevica.
Corro un’ora scarsa, lento, senza variazioni, mi gusto i fiocchi che volteggiano davanti il mio sguardo concentrato e fisso. Sì, concentrato e fisso perché non posso permettermi di distrarmi. L’ho fatto. Ho girato la testa verso il giardino di Elena ed ho corso per tutta la larghezza cercandola con lo sguardo per salutarla.
Errore!
Il mio cerchio alla testa ha funzionato da giroscopio e mi ha deviato nettamente a sinistra. Incredibile, ci son fin rimasto male. Quasi vado a finire in scarpata.
Beh, alla fine ho portato a casa del buon fondo e, al di là dello svarione, delle belle sensazioni.
Certo che, se tanto mi dà tanto, è un bene che le serate con la vecchia combriccola di amici si riescano a mettere in fila così raramente.