Giovedì 6 gennaio 2010
Mi alzo con un fastidioso cerchio alla testa. Non mi preoccupa in quanto ne conosco la goliardica (!!!) causa, però m’indispone.
Dopo i rituali e scontati auguri alle 4 donne di casa decido di schiarirmi le idee uscendo a correre un po’.
Nevica.
Corro un’ora scarsa, lento, senza variazioni, mi gusto i fiocchi che volteggiano davanti il mio sguardo concentrato e fisso. Sì, concentrato e fisso perché non posso permettermi di distrarmi. L’ho fatto. Ho girato la testa verso il giardino di Elena ed ho corso per tutta la larghezza cercandola con lo sguardo per salutarla.
Errore!
Il mio cerchio alla testa ha funzionato da giroscopio e mi ha deviato nettamente a sinistra. Incredibile, ci son fin rimasto male. Quasi vado a finire in scarpata.
Beh, alla fine ho portato a casa del buon fondo e, al di là dello svarione, delle belle sensazioni.
Certo che, se tanto mi dà tanto, è un bene che le serate con la vecchia combriccola di amici si riescano a mettere in fila così raramente.
venerdì 7 gennaio 2011
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6 commenti:
eh, anche la goliardia ha un prezzo.... salvo che quel cerchio non preluda alla santità!
Ieri ho fatto anch'io una corsetta nella neve veronese: Torricelle. Cani ringhianti in libertà a parte, mi sono divertito e ho liberato un po' di raffreddore in giro.
Beato !
Naturalmente nel senso goliardico del termine.
Yogi- difficilmente morirò in odore di santità. Fidati.
Caio- Ma tu sei ben più veloce di qualsiasi cane ringhioso (non me ne vogliano i cani ringhiosi)
Gian- Per ora mi danno (gli altri) solamente beato tra le donne
Da astemio mi manca la corsa post sbornia... o sarà che con tutte quèlle donne intorno sei pronto x diventare santo??? ;)
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