Ho smesso di correre con il mese di marzo, ho contattato due ortopedici, fatto antinfiammatori, tre ecografie, cicli di laser e di tecarterapia, porto un plantare fatto appositamente su misura ... ed ancora bastano due passi due, su terreno accidentato, senza scarponi, per far far capolino al fastidio alla pianta del piede.
Al di là della reale utilità di laser e tecar, verso la quale nutro scetticismo e perplessità (per non parlare dei relativi costi) mi fa specie il fatto che, in cinque mesi, non si sia ancora risolto il problema.
Mi dicono che non ci sono terapie o farmaci specifici ma dubito che un professionista che incappa in un infortunio analogo al mio possa permettersi un fermo così lungo.
Poi nessuno mi toglie dalla testa che una grande responsabilità è da attribuire alle ultime Nike Air Zoom Vomero 3.
Quando le ho acquistate avevo già un problemino all’arco plantare ma non era così serio. Si è accentuato tutto con queste scarpe. Sì, è vero che sul problemino ci ho corso ma ripropongo la domanda:
può essere che una A4 sia troppo ammortizzata e, con un piede moderatamente cavo come il mio, faccia lavorare troppo la fascia plantare?
Possibile che in anni di Asics A3 non mi sia mai successo nulla e adesso, che cambio marca e modello, mi becco sta rogna e non riesco a più cavarmela?
venerdì 31 luglio 2009
mercoledì 29 luglio 2009
Il centro di Mantova?
Ieri l’idea era quella di fare una sgambata molto agile, rimanere in sella magari anche più di 1:30 ma solo per far girare le gambe senza spingere.
Parto che ho già in mente il giro da fare però qualcosa dev’essere andato storto; forse qualcuno ha spostato un bivio oppure, più probabilmente, ho sbagliato strada. Fatto sta che mi sono perso. Son passato regolarmente da Tormine, da Pelaloco e poi il nulla. Strade e casolari sconosciuti persi nelle campagne padane fin quando trovo l’indicazione per il centro di Mantova.
Il centro di Mantova?
IL CENTRO DI MANTOVA?
No, non può essere, io devo rientrare prestino perché le figlie a quest’ora saranno già a casa da sole.
Morale: 56 km in 1:50 ai 30,5 di media
Parto che ho già in mente il giro da fare però qualcosa dev’essere andato storto; forse qualcuno ha spostato un bivio oppure, più probabilmente, ho sbagliato strada. Fatto sta che mi sono perso. Son passato regolarmente da Tormine, da Pelaloco e poi il nulla. Strade e casolari sconosciuti persi nelle campagne padane fin quando trovo l’indicazione per il centro di Mantova.
Il centro di Mantova?
IL CENTRO DI MANTOVA?
No, non può essere, io devo rientrare prestino perché le figlie a quest’ora saranno già a casa da sole.
Morale: 56 km in 1:50 ai 30,5 di media
lunedì 27 luglio 2009
Ogni scarrafone è bello 'a papà sojo
Settimana scorsa ho portato Zoe (7 anni tra pochi giorni) a camminare in montagna. Due giorni in totale autosufficienza con pernotto il tenda, assenza di sorelle e mamma ed esclusiva compagnia del papà e del cane.
L’incessante ed enorme entusiasmo che ha manifestato rimarrà per sempre impresso nella mia memoria. Ogni cosa, qualsiasi cosa, piccola o grande che fosse, è stata motivo d’eccitazione.
Mi spiace dirlo ma chi non è genitore non potrà mai capire ...
L’incessante ed enorme entusiasmo che ha manifestato rimarrà per sempre impresso nella mia memoria. Ogni cosa, qualsiasi cosa, piccola o grande che fosse, è stata motivo d’eccitazione.
Mi spiace dirlo ma chi non è genitore non potrà mai capire ...
venerdì 17 luglio 2009
Ieri ho rubato quasi due ore alla mia famiglia e sono uscito in bici.
1:24 di bici, 35 km ai 27 di media.
Mi sono dimenticato il cardio per cui non so quanto ho spinto ma sono arrivato allo stretching finale rimuginando su una considerazioni semplice, semplice (lo so, non si dovrebbero far paragoni … ma chi, al posto mio, non li farebbe?):
1:25 di corsa è un gran bell’allenamento!
1:25 di bici non è null’altro che un discreto esercizio aerobico.
1:24 di bici, 35 km ai 27 di media.
Mi sono dimenticato il cardio per cui non so quanto ho spinto ma sono arrivato allo stretching finale rimuginando su una considerazioni semplice, semplice (lo so, non si dovrebbero far paragoni … ma chi, al posto mio, non li farebbe?):
1:25 di corsa è un gran bell’allenamento!
1:25 di bici non è null’altro che un discreto esercizio aerobico.
martedì 14 luglio 2009
evvai, verso 1.000 e nuove avventure
13 luglio, prima uscita stagionale.
Possibile?
Possibilissimo!
In ritardo su tutto e su tutti! Quando il mondo è già da tempo nel pieno della forma fisica io, ieri sera, ero pronto per il primo giretto.
Sì, peccato che sono partito con la bici da corsa e non a piedi. Ma va bene, va bene così. Mi sono fatto una ragione della mia lesione plantare ed ho deciso che si cambia sport fino alla completa guarigione.
La mia bici, nonostante sia vecchiotta, è più che sufficiente alle mie esigenze. Abbigliamento, acqua, cardio, casco, occhiali, scarpe evvia, verso mille e nuove avventure…
Il risultato è stato assolutamente anonimo, quasi vergognoso: 1h10' di pianura per fare 30 km. Ma intanto ho cominciato a far girare le gambe (che non depilerò MAI) e a far volare la fantasia. Una differenza su tutte mi è balzata da subito in evidenza: in bici, appena oso qualcosina di più, i muscoli adduttori delle gambe incominciano a bruciare, un calore intenso invade la tutta coscia anteriore. Con la corsa non mi succede(va).
L’obiettivo è quello di arrivare alla seconda metà di settembre in condizioni tali da poter andare “tranquillamente” a mangiare una crêpe a Bosco Chiesanuova facendo il giro dai Parpari e S. Giorgio.
Possibile?
Possibilissimo!
In ritardo su tutto e su tutti! Quando il mondo è già da tempo nel pieno della forma fisica io, ieri sera, ero pronto per il primo giretto.
Sì, peccato che sono partito con la bici da corsa e non a piedi. Ma va bene, va bene così. Mi sono fatto una ragione della mia lesione plantare ed ho deciso che si cambia sport fino alla completa guarigione.
La mia bici, nonostante sia vecchiotta, è più che sufficiente alle mie esigenze. Abbigliamento, acqua, cardio, casco, occhiali, scarpe evvia, verso mille e nuove avventure…
Il risultato è stato assolutamente anonimo, quasi vergognoso: 1h10' di pianura per fare 30 km. Ma intanto ho cominciato a far girare le gambe (che non depilerò MAI) e a far volare la fantasia. Una differenza su tutte mi è balzata da subito in evidenza: in bici, appena oso qualcosina di più, i muscoli adduttori delle gambe incominciano a bruciare, un calore intenso invade la tutta coscia anteriore. Con la corsa non mi succede(va).
L’obiettivo è quello di arrivare alla seconda metà di settembre in condizioni tali da poter andare “tranquillamente” a mangiare una crêpe a Bosco Chiesanuova facendo il giro dai Parpari e S. Giorgio.
lunedì 13 luglio 2009
eco del 10.07.09
DISTRETTO ESAMINATO:
fascia plantare piede sinistro
REFERTO:
al controllo odierno, confrontato con i precedenti esami del 27/04 e 29/05, si osserva un ulteriore miglioramento del quadro ecografico relativo alla lesione riscontrata a carico della fascia plantare di sin. che, comunque, appare ancora ben documentabile.
CONCLUSIONI DIAGNOSTICHE:
il quadro descritto è compatibile con lesione della fascia plantare in fase di avanzata risoluzione.
fascia plantare piede sinistro
REFERTO:
al controllo odierno, confrontato con i precedenti esami del 27/04 e 29/05, si osserva un ulteriore miglioramento del quadro ecografico relativo alla lesione riscontrata a carico della fascia plantare di sin. che, comunque, appare ancora ben documentabile.
CONCLUSIONI DIAGNOSTICHE:
il quadro descritto è compatibile con lesione della fascia plantare in fase di avanzata risoluzione.
mercoledì 8 luglio 2009
... E IO PAGO !
Considerato il protrarsi del mio acciacco, decido di sentire un secondo parere medico. Tanti amici sportivi mi parlano bene di un grosso centro fisioterapico con sede qui a Verona e due o tre "filiali” in provincia. Telefono e vengo accolto da una gentilissima Catherine che mi riferisce che l’ortopedico specializzato nel piede e caviglia è disponibile a visitarmi lunedì della settimana prossima. Bene, accenno per sommi capi il mio problema precisando che vorrei avere un confronto ecografico …
“Ecografia? No, guardi, qui funziona che il medico le fa la visita ortopedica dopodiché dispone un'eventuale ecografia …
Sono 130,00 Euro di visita e il dettaglio dei costi per ecografie, controlli ed eventuali terapie verranno illustrati in base alle reali necessità riscontrate dal dottore.”
130,00 di visita d’ingresso
+ ecografia
+ terapie vuoi che non mi ordini le terapie del suo centro?
+ visita di controllo finale
+ ecografia comparativa
= ????
Nessuno sa darmi i numeri vincenti del superenalotto?
“Ecografia? No, guardi, qui funziona che il medico le fa la visita ortopedica dopodiché dispone un'eventuale ecografia …
Sono 130,00 Euro di visita e il dettaglio dei costi per ecografie, controlli ed eventuali terapie verranno illustrati in base alle reali necessità riscontrate dal dottore.”
130,00 di visita d’ingresso
+ ecografia
+ terapie vuoi che non mi ordini le terapie del suo centro?
+ visita di controllo finale
+ ecografia comparativa
= ????
Nessuno sa darmi i numeri vincenti del superenalotto?
lunedì 6 luglio 2009
Corri che ti passa?
Sabato 04 luglio, ore 19.00.
Temperatura fresca e meteo in movimento. Decido di uscire. Mi sento bene, il cardio mi rallenta e le gambe ringraziano continuando a correre anche quando decido per l’anello dei 10 km. Allungo un po' nel finale e sono a casa in 55’35’’. Ok, sono ancora alto ma chissenefrega, son soddisfatto del mio risalire la china dopo l'infortunio e sono anche convinto di poter tirare fuori qualcosa di accettabile già per il prossimo autunno.
Domenica 05 luglio, ore 07.30.
Mi alzo dal letto e torno, non senza sorpresa, ad aver fastidio alla pianta del piede. Non è proprio male, è più un indolenzimento ma, da un attento esame, individuo subito il focolaio. È là, non si è mosso, basta solo puntare il dito in corrispondenza dell’alluce, appena prima del tallone ...
Mi è montata in quattro e quattr’otto una rabbia rabbiosa che mi ha letteralmente rovinato l’intera domenica. Muso lungo e cattivo umore hanno tenuto alla larga figlie e consorte per tutta la giornata.
Ci ho pensato. Accidenti se ci ho pensato. Ci sto pensando anche in questo momento.
Tornerò più a correre o dovrò cambiare sport?
Quattro mesi di fermo a cosa son serviti?
Laser e tecar vanno bene solo per spillare soldi?
Può essere colpa delle scarpe? Quando ho acquistato le attuali Nike Air Zoom Vomero 3 avevo già un problemino ma non così serio. Si è accentuato tutto con queste scarpe. È vero che sul problemino ci ho corso ma quello che mi gira per la testa è:
può essere che una A4, abbinata ad un piede moderatamente cavo, faccia lavorare troppo la fascia plantare? Possibile che in anni di Asics non mi sia mai successo nulla e adesso, che cambio marca, mi becco sta rogna e non riesco a più cavarmela?
Nota: ogni riferimento tra titolo e blogger è casuale
Temperatura fresca e meteo in movimento. Decido di uscire. Mi sento bene, il cardio mi rallenta e le gambe ringraziano continuando a correre anche quando decido per l’anello dei 10 km. Allungo un po' nel finale e sono a casa in 55’35’’. Ok, sono ancora alto ma chissenefrega, son soddisfatto del mio risalire la china dopo l'infortunio e sono anche convinto di poter tirare fuori qualcosa di accettabile già per il prossimo autunno.
Domenica 05 luglio, ore 07.30.
Mi alzo dal letto e torno, non senza sorpresa, ad aver fastidio alla pianta del piede. Non è proprio male, è più un indolenzimento ma, da un attento esame, individuo subito il focolaio. È là, non si è mosso, basta solo puntare il dito in corrispondenza dell’alluce, appena prima del tallone ...
Mi è montata in quattro e quattr’otto una rabbia rabbiosa che mi ha letteralmente rovinato l’intera domenica. Muso lungo e cattivo umore hanno tenuto alla larga figlie e consorte per tutta la giornata.
Ci ho pensato. Accidenti se ci ho pensato. Ci sto pensando anche in questo momento.
Tornerò più a correre o dovrò cambiare sport?
Quattro mesi di fermo a cosa son serviti?
Laser e tecar vanno bene solo per spillare soldi?
Può essere colpa delle scarpe? Quando ho acquistato le attuali Nike Air Zoom Vomero 3 avevo già un problemino ma non così serio. Si è accentuato tutto con queste scarpe. È vero che sul problemino ci ho corso ma quello che mi gira per la testa è:
può essere che una A4, abbinata ad un piede moderatamente cavo, faccia lavorare troppo la fascia plantare? Possibile che in anni di Asics non mi sia mai successo nulla e adesso, che cambio marca, mi becco sta rogna e non riesco a più cavarmela?
Nota: ogni riferimento tra titolo e blogger è casuale
venerdì 3 luglio 2009
Altro giro, altro regalo
Ieri sera ho fatto la 2^ uscita dopo Tutto il Male (… vedi Stieg Larsson) e, considerato che ci sono arrivato con le gambe veramente dure ed indolenzite dall’allenamento scorso, ho optato per correre con il cardio per riuscire a monitorarmi meglio ed evitare di aggiungere ulteriore acido lattico.
Sono venuti fuori 36 minuti di corsa lenta nettamente suddivisa in 3 diverse fasi:
la prima dove ho faticato a “rompere il fiato”;
la seconda dove ho riassaporato l’ipnosi della corsa;
la terza, breve ma intensa, di stanchezza, affaticamento ed appesantimento delle gambe.
Non so quanta strada ho fatto, forse, a occhio e croce, 5 o 6 km ma per adesso non lo reputo importante, certo è che mi ha disturbato molto quella terza fase che, secondo me, è arrivata troppo precoce.
Sono venuti fuori 36 minuti di corsa lenta nettamente suddivisa in 3 diverse fasi:
la prima dove ho faticato a “rompere il fiato”;
la seconda dove ho riassaporato l’ipnosi della corsa;
la terza, breve ma intensa, di stanchezza, affaticamento ed appesantimento delle gambe.
Non so quanta strada ho fatto, forse, a occhio e croce, 5 o 6 km ma per adesso non lo reputo importante, certo è che mi ha disturbato molto quella terza fase che, secondo me, è arrivata troppo precoce.
mercoledì 1 luglio 2009
Considerato che sono tornato dalle ferie decisamente ritemprato nello spirito e nel corpo e che mi sento ottimamente, ieri ho ripreso a correre.
Quattro mesi d’inattività forzata. Quattro mesi giusti giusti dall’infortunio.
Correndo, sbuffando, sudando e sputando pallini ho maledetto ogni singolo giorno di fermo, ogni allenamento non fatto e ho pensato e ripensato all’errore che mi ha portato a questa situazione.
Bene, i primi 7 km sono andati! Adesso vediamo di mettere in fila i rimanenti.
Certo che oggi mi ritrovo con un paio di gambe legnose ed indolenzite MA E’ UN DATO DI FATTO CHE IL PIEDE NON MI FA MALE
Quattro mesi d’inattività forzata. Quattro mesi giusti giusti dall’infortunio.
Correndo, sbuffando, sudando e sputando pallini ho maledetto ogni singolo giorno di fermo, ogni allenamento non fatto e ho pensato e ripensato all’errore che mi ha portato a questa situazione.
Bene, i primi 7 km sono andati! Adesso vediamo di mettere in fila i rimanenti.
Certo che oggi mi ritrovo con un paio di gambe legnose ed indolenzite MA E’ UN DATO DI FATTO CHE IL PIEDE NON MI FA MALE
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