Già fatico a gestire i miei sconclusionati allenamenti ma, ora che ho tutta l’allegra family sulle deboli spalle, accuso il colpo in maniera evidente.
Bisogna prepararsi, far fondo, provare materiali, cernitare…
Tutto nasce dal fatto che, per quest’estate, è stato democraticamente (???) deciso di andare in montagna. Tanto è bastato per scatenare i malumori delle figlie che si aspettavano la solita selvaggia vacanza marittima. L’apoteosi dei musi lunghi e delle proteste l’ho raggiunto quando ho rincarato la dose rivelando il semplicissimo programma:
1° giorno - treno fino a Trento e mezzi pubblici per risalire tutta la Val Sugana;
dal 2° al 7° giorno - rientro a casa a piedi.
Che c’è?
C’est plus facile!
giovedì 10 giugno 2010
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7 commenti:
anzi che non chiamano il tel azzurro... ;)) io scapperei di casa!
Yogi- L’omo l’è omo, padre e padrone!
...sì, come no...
Mi sembra una idea fantastica. Non comprendo i malumori della truppa.. RISALIRE in treno significa che poi il tragitto da fare a piedi è in discesa, no? Poi ci son ben 6 gg di tempo, mica bisogna correre..
Comunque, per rendere più indimenticabile la vacanza, non porterei nè contanti nè carta di credito nè cibo.
Mi stai dando un sacco di idee, sai?!
Piolisportiva- ...TU non comprendi, LORO invece sì!
Gran bel programmino. Io vado a Baselga di Piné con moglie e pancione. Se vedo una famiglia che ridiscende saprò chi sono!
scelto la montagna nella speranza di correre al fresco ?? per come vedo io la montagna, appoggio la protesta delle figlie
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