Impegnato in zona Gran Pilastro, Val di Vizze, Vipiteno, BZ, Italia, sui sentieri trovo cartelli, indicazioni, note e avvertimenti scritti solo ed esclusivamente in tedesco!
La polemica, nata nei giorni scorsi sui sentieri dell’intero Alto Adige, sta infuriando tra escursionisti, Cai, associazioni varie e autorità provinciali. Arriverà la Procura della Repubblica a far rigare dritto gli altoatesini troppo campanilisti. Il problema, infatti, sembra essere destinato a finire anche sul tavolo del ministro dell'interno Roberto Maroni.
Chi sa che "alm" significa "malga"?
Subito disorientamento, poi rabbia e infine le proteste ufficiali. E' stata la nuova segnaletica installata dall'Alpenverein a scatenare gli escursionisti e il mondo turistico e politico sull'ennesima polemica di bilinguismo.
I nuovi cartelli posti sui sentieri altoatesini dall'associazione incaricata di realizzare un progetto di rinnovamento finanziato a livello europeo, sono infatti esclusivamente in lingua tedesca.
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Prima uscire con geniali idee circa il legittimare lezioni scolastiche o esami d’ammissione in dialetto, proviamo a guardare il presente dove, con la scusa delle isole linguistiche, si sta già operando da anni nei medesimi termini senza che nessuno dica nulla, con risultati discutibili e a volte tragicomici (basti guardare illustri personaggi geograficamente italiani che non sanno parlare l'italiano…un nome a caso?...)
La polemica, nata nei giorni scorsi sui sentieri dell’intero Alto Adige, sta infuriando tra escursionisti, Cai, associazioni varie e autorità provinciali. Arriverà la Procura della Repubblica a far rigare dritto gli altoatesini troppo campanilisti. Il problema, infatti, sembra essere destinato a finire anche sul tavolo del ministro dell'interno Roberto Maroni.
Chi sa che "alm" significa "malga"?
Subito disorientamento, poi rabbia e infine le proteste ufficiali. E' stata la nuova segnaletica installata dall'Alpenverein a scatenare gli escursionisti e il mondo turistico e politico sull'ennesima polemica di bilinguismo.
I nuovi cartelli posti sui sentieri altoatesini dall'associazione incaricata di realizzare un progetto di rinnovamento finanziato a livello europeo, sono infatti esclusivamente in lingua tedesca.
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Prima uscire con geniali idee circa il legittimare lezioni scolastiche o esami d’ammissione in dialetto, proviamo a guardare il presente dove, con la scusa delle isole linguistiche, si sta già operando da anni nei medesimi termini senza che nessuno dica nulla, con risultati discutibili e a volte tragicomici (basti guardare illustri personaggi geograficamente italiani che non sanno parlare l'italiano…un nome a caso?...)
10 commenti:
Anch'io ho trovato lo stesso problema in Val Casies. Ho letto delle furiore proteste sui giornali locali. Il problema è che i nomi sulle mie cartine sono in italiano ed avevo difficoltà a capirli. Il presidente dell'AVS aveva anche dichiarato " se ci trovassimo in Germania come fanno a capire i cartelli" Ma qui siamo in Italia.
Giusto. Se ci trovassimo in Germania anche le carte riporterebbero i nomi in tedesco e non ci sarebbe questa mescolanza di lingue. E poi, scusa, se vado in Germania, ci vado con la consapevolezza che, se voglio muovermi, devo necessariamente sapere il tedesco...
che enorme contraddizione creare 'riserve' e alzare 'muri' in un mondo (il mio, almeno) che si sforza di mescolarsi.....
Yogi, niente riserve o muri ma senso civico, rispetto ed anche, perche no?, il buon vecchio e traballante “amor di patria”
chissà, magari è solo questione di risorse.... :) mancano soldi per la segnaletica (in italiano)!
finiti i soldi europei destinati all'Italia per le scritte tedesche
...
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