mercoledì 14 settembre 2011

Salento 2011

Giù giù in fondo al tacco.
Considerazioni:
13 gg di vacanza in assoluta libertà, senza orari, programmi, vincoli o imposizioni;
oltre 3.000 km in auto e una novantina corsi tra ulivi, muretti a secco, salite e discese;
gambe dure nella corsa dovute, penso e spero, al nuoto cui non sono abituato;
3 figlie che, ogni anno che passa, diventano sempre più autonome e, di conseguenza, richiedono meno impegno in termini di attenzione e vigilanza;
una figlia che, pur calando in chiusura, riesce a stare una spanna avanti quando, la sera, in spiaggia, corro i 200 m a tutta e che mi pareggia nel lungo … ma sono io, papà gentile e comprensivo, che, per non ferirla e per dimostrarle che i suoi allenamenti in pista pagano, la lascio fare … sì, come no?

3 commenti:

theyogi ha detto...

il nuoto semmai aiuta a defaticare meglio dopo un saliscendi impegnativo.....

ps. +autonome-vigilanza: ne sei certo?

Anonimo ha detto...

Ben tornato!
Ciao.

Ciccò ha detto...

@ Yogi: fin che scrivevo quel passaggio ho pensato: -sta a vedere che troverò senz’altro qualcuno che mi farà notare che l’autonomia delle figlie implica, giocoforza, una maggior vigilanza del papà-

@ Emiliano: grazie, ben gentile