Un binomio simbiotico: montagna e tempo.
Immerso tra i monti non mi viene molto naturale correre, se non come segnale di gioia e libertà.
Voglio (ri)scoprire quella “lentezza consapevole” di cui tanto si parla, il camminare con passo lento, guardarmi intorno perché so che troverò sempre un fiore, un insetto, un animale, un colore, un panorama diverso. So che non smetterò mai di stupirmi.
Il camminare lento favorisce il dialogo interiore e/o l’ascolto di chi ho a fianco, aggrega, amalgama le esigenze mie e dei compagni di viaggio.
La cosa bella e sorprendente è che tutto questo, spesso, avviene contemporaneamente e non credo a chi mi dice che il trail running è una bella occasione per vivere la montagna.