martedì 31 luglio 2012
lunedì 23 luglio 2012
giovedì 19 luglio 2012
DOLOMITI DEL BRENTA: IL SOTTOGRUPPO DELLA CAMPA E LE SUE MALGHE
11 LUGLIO 2012Segnavia : 330 - 371 - 301
Difficoltà : E
Tempi : Malga Arza - Malga Termoncello h. 1,00 - : Malga Termoncello - Malga Flavona h. 1,50 - Malga Flavona - Passo della Gaiarda h. 1,20 - Passo della Gaiarda - Malga Spora h. 0,40 - Totale h. 4,50
Dislivelli : Malga Arza - Malga Termoncello + 361 m. / - 5 m. - Malga Termoncello - Malga Flavona + 215 m. / - 213 m. - Malga Flavona - Passo della Gaiarda + 388 m. / - 10 m. - Passo della Gaiarda - Malga Spora + 10 m. / - 391 m. - Totale + 974 m. / - 619 m.
12 LUGLIO 2012
Segnavia : 301 - 338 - 370 - 330
Difficoltà : E + EE
Tempi : Malga Spora - Sella del Montòz h. 1,40 - Sella del Montòz - Malga Campa h. 1,00 - Malga Campa - Malga Loverdina h. 0,50 - Malga Loverdina - Malga Arza h. 0,40 - Totale h. 4,10 Dislivelli : Malga Spora - Sella del Montòz + 492 m. / - 20 m. - Sella del Montòz - Malga Campa + 30 m. / - 382 m. - Malga Campa - Malga Loverdina + 105 m. / - 309 m. - Malga Loverdina - Malga Arza + 15 m. / - 286 m. - Totale + 642 m. / - 997 m.
Accesso: dal centro del paese di Cunevo, in Val di Non, si segue l’indicazione per Malga Arza ignorando il cartello di divieto di transito. Con 10 km di strada stretta e tortuosa, si arriva in un parcheggio a circa 1.500 metri.
PRIMO GIORNO
Ci avviamo in leggera salita lungo la strada sterrata, passiamo Malga Arza ed entriamo nel bosco dove troviamo un primo bivio; si segue a destra il sent. 330 verso Malga Tremoncello che raggiungiamo salendo costantemente su sentiero in mezzo al bosco. -Ocio che qui l’indicazione per M.ga Flavona segna il sentiero 339 che è sbagliato- Si prosegue ignorando il sent. 339 che precipita alla nostra destra verso il Lago di Tóvel, fino ad una lunga discesa con splendida vista sul lago sovrastato dal Sasso Rosso
Ci avviamo in leggera salita lungo la strada sterrata, passiamo Malga Arza ed entriamo nel bosco dove troviamo un primo bivio; si segue a destra il sent. 330 verso Malga Tremoncello che raggiungiamo salendo costantemente su sentiero in mezzo al bosco. -Ocio che qui l’indicazione per M.ga Flavona segna il sentiero 339 che è sbagliato- Si prosegue ignorando il sent. 339 che precipita alla nostra destra verso il Lago di Tóvel, fino ad una lunga discesa con splendida vista sul lago sovrastato dal Sasso Rosso
Quando riprendiamo il cammino non piove più ma il cielo rimane, comunque, ancora coperto. Con buona salita siamo al bivio tra il sent. 330 ed il 371. Seguiamo il 371 in direzione del visibile (ma ancora lontano!) Passo della Gaiarda. A destra si sviluppa tutta la catena settentrionale del Brenta. Quello che colpisce è il Turrion Basso che sorge isolato al centro della valle come fosse uno stranissimo palazzo. Saliamo lentamente sempre allo scoperto dove, un tempo, c’era uno splendido lariceto che venne abbattuto interamente a partire dal 1850 per ricavarne traversine per la ferrovia del Brennero.
SECONDO GIORNOPartiamo presto da Malga Spora seguendo ancora il sentiero 301, dirigendoci verso il nuovo segnavia 338 ci porta ad imboccare la Val dei Cavai. Ancora una volta la salita aumenta e non ci lascia più fino ai 2.327 m della Sella del Montòz.
Scendiamo tralasciando il sentiero che si allontana a sinistra verso Malga Termoncello e raggiungiamo il bosco che ci accompagna lungamente fino al parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto.
mercoledì 18 luglio 2012
RITORNO ALLE ORIGINI
Dopo attente riflessioni, elaborate principalmente nel corso delle sempre più frequenti camminate in giro per i monti, ho ripreso piena consapevolezza del fatto che la corsa, per me, è nata, è, e deve rimanere, esclusivamente propedeutica alla montagna dove, per una sempre più marcata simbiosi con la natura, il cammino non può essere che lento.
Senza rinnegare i miei trascorsi agonistici (?) da runner più o meno agguerrito son tornato alle origini.
Senza rinnegare i miei trascorsi agonistici (?) da runner più o meno agguerrito son tornato alle origini.
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