mercoledì 26 maggio 2010

i pensierini


Corro ancora con estrema attenzione, mi limito sia nel numero di allenamenti che nelle distanze.
Ieri mi sono preparato volentieri, non come quei giorni nei quali devo farmi violenza per uscire.
Con il cancello di casa alle spalle lancio uno sguardo a sinistra, uno a destra, schiaccio lo start e parto.
Mi scaldo per l’anello dei 7 chilometri, quello di via 1° Maggio, via Cesari, Scopella e lo stabilimento Bauli.
Fatico molto tenere la soglia, le gambe vanno ma il cardio continua a suonare.
Rallento.
I battiti, pur rientrando nei valori, rimangono alti.
Appena mi distraggo l’allarme mi richiama subito all’ordine.
Che duepalle.
Tolgo il sonoro e, sempre corricchiando, rimango a guardare pensieroso i numeri che non smettono di lampeggiare.
Giornata storta?
Eppure le sensazioni sono buone …
Continuo a gestirmi in maniera accorta fin quando vengo raggiunto da Luca.
Mi affianca, mi domanda come sto e si propone per farmi compagnia fino a casa.
Lascio fare alle gambe quello che vogliono e mi metto al passo di Luca che, peraltro, reputo assolutamente gestibile nonostante i miei 184 BPM.
In 42 minuti d’allenamento solamente 10 li ho corsi entro i limiti.
? ? ? ?
Mah, chissà …

4 commenti:

theyogi ha detto...

non è facile quando si ricomincia: il corpo dimentica dimentica facilmente i tanti sacrifici fatti! pfffff....

Enrico ha detto...

guarda, la mia esperienza in fatto di cardio è questa:
se non corro da almeno 10gg e poi rincomincio, il cuore batte di più di quanto faceva nel periodo di uscite frequenti, rimanendo costanti i tempi di percorrenza.
Se invece sono ben allenato (raramente!) faccio fatica a far salire le pulsazioni: è come se non riuscissi a sfruttare tutta la potenzialità del cuore in fatto di battiti/min.

Comunque una pluri campionessa olimpica di sci di fondo mi ha confessato che avere il cardio "ti limita, poichè nelle giornate in cui sei in forma (cioè quando il tuo cuore è in stato di grazia e lo puoi spingere) il fatto di vedere le pulsazioni alte, ti spinge a rallentare per paura di spingere troppo: è invece il giorno che puoi spingerlo più del solito. E se è un giorno di gara, fai la gara della tua vita!"
Fa pensare..

Ciccò ha detto...

@yogi- verissimo, li dimentica ma, se glieli riproponi, ricorda facilmente e più in fretta di quando ha dovuto impararli

@polisportiva- nel mio piccolo ho imparato ad apprezzare il cardio specialmente ad inizio preparazione; poi, una volta allenato, posso anche farne a meno

nino ha detto...

non so io il cardio lo uso solo in gara. spero di non pentirmene