Prima non accadeva ma, adesso, succede che:
1. fin che corro, il sudore mi cola negli occhi;
2. quando allaccio la coulisse dei pantaloncini, il cordone mi strappa i peli sotto l’ombelico;
Provo ad azzardare delle ipotesi:
1.1 l’anno scorso ero così veloce che, così come le gocce di pioggia sul parabrezza della macchina in autostrada, il sudore non riusciva a rimanere sul viso;
1.2 ho delle nuove rughe d’espressione che, tipo canali di raccolta, hanno la funzione di convergere il sudore verso gli occhi per evitare che le mie folli andature secchino il bulbo oculare (Madre Natura non lascia nulla al caso)
1.3 ho annullato l’effetto diga che aveva il sopracciglio decespugliandolo da tutti quei peli matti che, dopo i quarant’anni, impazziscono e cominciano a vivere di vita propria
_________
2.1 i peli sotto l’ombelico si sono allungati a dismisura per lo stesso principio descritto al punto 1.3;
2.2 la coulisse è esterna proprio per evitare il problema ma io sbaglio mettendo le braghe storte … qui, però, non si capirebbe come riuscirei a gestire la mutanda;
2.3 sono talmente dimagrito che devo stringere il cordone a tal punto che mi annodo anche i peli
mercoledì 16 giugno 2010
giovedì 10 giugno 2010
c'est plus facile
Già fatico a gestire i miei sconclusionati allenamenti ma, ora che ho tutta l’allegra family sulle deboli spalle, accuso il colpo in maniera evidente.
Bisogna prepararsi, far fondo, provare materiali, cernitare…
Tutto nasce dal fatto che, per quest’estate, è stato democraticamente (???) deciso di andare in montagna. Tanto è bastato per scatenare i malumori delle figlie che si aspettavano la solita selvaggia vacanza marittima. L’apoteosi dei musi lunghi e delle proteste l’ho raggiunto quando ho rincarato la dose rivelando il semplicissimo programma:
1° giorno - treno fino a Trento e mezzi pubblici per risalire tutta la Val Sugana;
dal 2° al 7° giorno - rientro a casa a piedi.
Che c’è?
C’est plus facile!
Bisogna prepararsi, far fondo, provare materiali, cernitare…
Tutto nasce dal fatto che, per quest’estate, è stato democraticamente (???) deciso di andare in montagna. Tanto è bastato per scatenare i malumori delle figlie che si aspettavano la solita selvaggia vacanza marittima. L’apoteosi dei musi lunghi e delle proteste l’ho raggiunto quando ho rincarato la dose rivelando il semplicissimo programma:
1° giorno - treno fino a Trento e mezzi pubblici per risalire tutta la Val Sugana;
dal 2° al 7° giorno - rientro a casa a piedi.
Che c’è?
C’est plus facile!
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